Molti modi per morire a Taranto

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Molti modi per morire a Taranto

Un comunicato di Sinistra Critica di Taranto

Sinistra Critica esprime il più profondo cordoglio per la perdita dell’ennesima vita umana. Quando, poi, a cadere per il profitto è un giovane di 29 anni, al cordoglio si aggiunge la rabbia. Da sempre nel reparto MOF (Movimento Ferroviario) si sono verificati infortuni mortali e non. Si moriva per una causa qualsiasi: mancanza di passaggi a livello, si saltava in corsa sui vagoni (o si scendeva in corsa), perché non si poteva perdere tempo a fermare il locomotore, mentre si agganciava o sganciava un carro (come sembra sia accaduto oggi), o perché i vagoni erano troppo lunghi e se il manovratore faceva un segnale il locomotorista non sentiva e, quindi, poteva accadere il disastro. Insomma, per un qualsiasi motivo, certamente non per "colpa del destino cinico e baro", ma sempre per guadagnare tempo, per arrivare prima
allo scarico o al carico dei vagoni. Poi, dopo faticosissime lotte per aumentare la sicurezza gli infortuni si erano ridotti di molto. Ora, ecco che si ripresenta il problema più atroce: un’altra vita spezzata. 
Ecco la risposta amara a chi, innanzi tutto all’Azienda, ha sostenuto che il problema degli infortuni sul lavoro era praticamente superato. Va ricordato che nell’ILVA l’infortunistica la si è affrontata con qualche ora di corso e con una mancetta ai gruppi di lavoratori che non avessero fatto infortuni. Pertanto, chi avesse fatto un infortunio veniva visto come colui che faceva perdere 100 € di premio alla fine dell’anno! Vogliamo ricordare che il calo degli infortuni è avvenuto negli anni della cassa integrazione e di un ferreo controllo su chi subiva piccoli infortuni.

È il momento che gli operai rivendichino una vera politica di prevenzione degli infortuni, iniziando a rifiutarsi di fare un lavoro quando verificano che può essere pericoloso, non dandolo a una azienda d’appalto, scaricandolo su chi non può rifiutarsi e pensando che il problema è superato! Operai diretti e indiretti si uniscano in queste lotte.

Sinistra Critica si unisce all’immenso dolore che ha colpito la famiglia del giovane operaio che lascia, sicuramente un vuoto incolmabile.