Oltre alla Grecia, anche altri paesi hanno un debito illegittimo

 

Éric Toussaint**

[Intervista di Gaël De Santis per L’Humanité del 22 maggio 2015

[http://www.humanite.fr/eric-toussai…]

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Ritiene che un audit civico del debito, come quello che le ha affidato il Governo Syriza in Grecia, dovrebbe essere condotto dall’Europa nel suo complesso?

Éric ToussaintÈ fondamentale realizzare, a partire da governi progressisti ove possibile, o a partire dal potere legislativo, un audit (indagine) del debito, per stabilire quale parte sia legittima, oppure insostenibile, illegale, odiosa o illegittima. Si parla di debito illegittimo se è stato contratto senza rispettare l’interesse generale. In altri termini, se è stato accumulato in favore di una minoranza di privilegiati. È così, ad esempio, se esso nasce dal salvataggio delle banche private, seppur responsabili della crisi. In Francia, o in Belgio, si può parlare di illegittimità per il debito derivante dai sistematici doni fiscali a favore dell’1% dei più ricchi, o delle grandi imprese private. In Francia, le imprese del CAC40 [il principale indice di Borsa francese] pagano in genere soltanto l’8% di tasse sui loro profitti. Si può ritenere che vi sia illegittimità se il debito si è accumulato violando la Costituzione o le leggi del paese interessato, come per la Grecia, dove i debiti contratti nei confronti della trojka non hanno rispettato la legge fondamentale secondo cui a deliberare avrebbe dovuto essere il parlamento. La Grecia è un caso estremo. Essa cumula debiti illegittimi e, in certi casi, illegali. Per garantire il salvataggio della banca franco-belga-lussemburghese Dexia il governo belga non ha rispettato la sua Costituzione.

 

Come vede il fatto che uno Stato si rivolga a dei cittadini per istituire un audit?

Éric Toussaint Fra i cittadini ci sono persone che dispongono di conoscenze molto importanti in materia di economia finanziaria, economia internazionale, in fatto di audit dei conti pubblici, di diritto internazionale, diritto interno, diritto costituzionale. Nella società civile esistono competenze che si possono raccogliere in una Commissione poiché superano quelle delle istituzioni europee, ad esempio della Banca Centrale Europea (BCE), dei governi europei, di quello greco, o dello stesso Fondo Monetario Internazionale (FMI).

 

Quali sono margini di manovra avete per condurre la vostra indagine?

Éric ToussaintCi sono difficoltà. Non per il solo fatto che un’organizzazione progressista arrivi al governo essa è in grado di farsi aprire tutte le porte. Alla direzione delle amministrazioni dello Stato vi sono persone nominate dai precedenti esecutivi. Alla testa della Banca di Grecia troviamo, ad esempio, Yannis Sturnaras, ministro delle Finanze del governo conservatore di Antonis Samaras. Non è entusiasta all’idea di consegnare i resoconti delle riunioni avute con la BCE. Prima di lasciare il ministero delle Finanze, ormai occupato da Yanis Varufakis, se ne è andato portandosi via tutta la documentazione. Ha cancellato dalla memoria dei computer qualunque serie di tracce delle trattative. Chiederemo allo Stato di esercitare una pressione perché vi sia trasparenza e si aprano tutta una serie di fascicoli. Comunque, molte cose sono di pubblico dominio. Potremo perfettamente emanare un giudizio fondato. Procederemo ad audizioni e convocheremo l’ex presidente della Banca di Francia, Jean-Claude Trichet, l’ex direttore del FMI, Dominique Strauss-Kahn. Ascolteremo anche ex ministri del governo di Georges Papandreu  che ormai ammettono di aver partecipato alle manovre dei creditori europei accettando di sottomettersi a una serie di diktat, cosa di cui ora si pentono.

 

Il debito non è un male in . Esistono modi di finanziare il debito che creano più illegittimità di altri?

Éric Toussaint Certamente. Un debito legittimo consente di finanziare progetti di interesse generale: gli ospedali, gli edifici scolastici, le infrastrutture, le politiche per una transizione ecologica battendosi contro il cambiamento climatico. La BCE dovrebbe poter finanziare i poteri pubblici se le politiche seguite sono legittime. Il fatto che gli orientamenti europei abbiano deciso di fornire il monopolio del credito alle banche private determina un elemento di illegittimità. Lo vediamo, le banche prendono in prestito allo 0,05% e prestano agli Stati a tassi superiori. Se la BCE prestasse direttamente agli Stati, si potrebbero avere una politica di ripresa economica, una crescita compatibile con l’ambiente e generatrice di posti di lavoro decenti e utili. Si combatterebbe l’accumulazione di debiti che porta a passivi fiscali, che poi si combattono con politiche d’austerità che non fanno che aggravare ulteriormente la stagnazione, se non le recessione economica.


* E. Toussaint, presidente del CADTM (Comitato per l’annullamento del debito del terzo mondo), dirige per incarico del governo greco la Commissione di audit del debito greco. La traduzione è di Titti Pierini.