Una proposta di Sinistra Critica

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Una proposta di Sinistra Critica

Inserisco raramente testi di Sinistra Critica sul mio sito, preferendo rinviare al suo sito. Ma in questi giorni il sito di Sinistra critica ha subito un attacco da “un sito web malevolo” che “cerca di installare dei software in grado di sottrarre le informazioni personali degli utenti, sfruttare il computer per attaccare altre macchine o semplicemente danneggiare il sistema”. E quindi per qualche giorno è fuori uso. Riporto quindi molto volentieri la lettera scritta dall’esecutivo di SC ai firmatari del testo “Cambiare si può”, che mi sembra esprima efficacemente alcune condizioni indispensabili per il successo della costruzione “di un polo alternativo agli attuali schieramenti; un polo non finalizzato a riprodurre apparati”, ma che “si misuri anche sul terreno elettorale” e contribuisca a sviluppare la mobilitazione sociale unitaria. Indicando però anche alcuni temi e obiettivi da discutere per definire meglio e rendere più efficace il programma. Rinvio naturalmente anche ai due interventi precedenti sullo stesso testo pubblicati sul mio sito: Appelli elettorali: alternativi? e quello di parziale rettifica: Autocritica.

(a.m.11/11/12)

 

Ai firmatari del testo “Cambiare si può”

Appello per una lista alternativa per le politiche 2013

 

 Care/i amiche/ci e compagne/i,

abbiamo letto con attenzione l’appello in cui proponete di “non stare più a guardare e limitarsi alla critica,… ma intraprendere una iniziativa politica nuova ed intransigente”.

Condividiamo i vostri giudizi sulla politica del governo Monti, la necessità di opporsi alle sue scelte economiche liberiste e alle forze che lo sostengono; per questo condividiamo il giudizio sul ruolo del partito democratico e su coloro che si pongono dentro il recinto e l’orizzonte politico nazionale e locale costruiti da questo partito.

I contenuti programmatici che voi avanzate sono una base iniziale per costruire un programma di alternativa alle scelte di austerità e di devastazione sociale che i grandi potentati economici e finanziari  (i mercati) cercano di imporre a tutti i popoli di Europa e su cui deve essere sviluppata una discussione ampia e democratica alla base.

Ben venga dunque la spinta forte, che voi auspicate, alla costruzione di un polo alternativo agli attuali schieramenti; un polo non finalizzato a riprodurre apparati, non meramente auto-rappresentativo, plurale, che si misuri anche sul terreno elettorale; occorre costruire un luogo, senza primogeniture, formato da diverse esperienze, non ideologico, né riconducibile a simboli già esistenti ma, al contrario, appetibile soprattutto per giovani generazioni, per i movimenti e per lavoratrici e lavoratori dal futuro sempre più incerto.

Ed è indispensabile che uno schieramento alternativo sappia favorire la mobilitazione sociale unitaria (una prima scadenza è stata quella del 27 ottobre, ma altre sono in preparazione a partire dalla giornata europea del 14 novembre e poi quelle sulle scuola e le tante altre lotte in difesa del posto di lavoro) contro le politiche della Bce e del governo Monti e contro il pagamento del debito e la famigerata “camicia di forza” del fiscal compact, per la difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori, per il reddito, i diritti civili, la riconversione ecologica della produzione e della società, la ripublicizzazione dei beni comuni.

Siamo quindi interessati a costruire un percorso democratico dal basso per una alternativa politica alle prossime elezioni, disponili a discutere in tutte le sedi le modalità con cui avanzare in questa direzione e a partecipare all’assemblea pubblica proposta.

Esecutivo Nazionale di Sinistra Critica